La Balneoterapia è una delle forme più diffuse di utilizzo terapeutico delle acque termominerali.
Negli effetti curativi della balneoterapia entrano in gioco due fattori, uno legato alla temperatura, l'altro alla concentrazione dei sali minerali contenuti nell'acqua; per questo i bagni si suddividono in :bagni ipotonici, a media mineralizzazione e ipertonici.
La Balneoterapia consiste principalmente nell'immersione, parziale o completa (ad esclusione del capo), in acque termali naturalmente calde o riscaldate per una durata variabile a seconda della patologia.
Oltre che in vasca singola la balneoterapia si puo' effettuare in piscina di acqua termale, per abbinare il beneficio chimico (in base alla tipologia di acqua) a quello del movimento in immersione.
In molte stazioni termali viene utilizzata la balneoterapia associata ad altre pratiche terapeutiche:
l'idromassaggio: un particolare movimento dell’acqua nella vasca da bagno massaggia il corpo, il massaggio può esser ottenuto anche con ozono (ozonoterapia) e con aria compressa: il calore facilita il rilassamento muscolare e la dilatazione dei vasi sanguigni ed ha un effetto antinfiammatorio; la pressione aggiunge a questo un'opera di massaggio.
la kinesiterapia: ginnastica di riabilitazione motoria in piscina termale (crenokinesiterapia), spesso da integrare con ginnastica in palestra: nella balneoterapia e nelle varie forme di ginnastica in acqua è sfruttata la diminuzione del peso del corpo, che permette di eseguire movimenti con poco dolore per il rapido recupero della funzione motoria;
la fangoterapia: sfrutta i benefici effetti che l'organismo ricava dalle applicazioni del fango termale. E' una forma di termoterapia generalizzata con una rilevante efficacia terapeutica che associata sequenzialmente ad un bagno termale (fangobalneoterapia) integra e potenzia i risultati terapeutici;
gli idropercorsi: ovvero camminare - svolgendo anche opportuni esercizi di ginnastica - in due vasche contenenti acqua termale, con fondo adatto alle esigenze vascolari con un’escursione termica tra le due vasche di 5-10°C, con una durata di percorso di 20 minuti e con presenza di getti di ozono e idromassaggio laterale a varie altezze.
La balneoterapia termale, utilizzando acque minerali terapeuticamente attive, associa alle proprietà fisiche (aspecifiche) gli effetti biologici e terapeutici esercitati dai mineralizzatori che rendono ogni acqua minerale una soluzione a composizione chimico-fisica peculiare.
La tecnica del bagno segue dei principi generali anche se sono possibili variazioni nelle modalità di applicazione (durata, temperatura, etc.) secondo l'acqua minerale utilizzata e la patologia da trattare.
Sicuramente il trattamento idroterapico e crenoterapico più utilizzato in stazione termale è la balneoterapia generale con acqua minerale calda o riscaldata, effettuata in apposite vasche singole o in piscina.
La balneoterapia termale in vasca ad acqua ferma consiste nella immersione, parziale o completa (ad esclusione del capo), del corpo in acqua minerale alla temperatura di circa 36-38 °C per una durata compresa tra i 15 ed i 20 minuti. Un ciclo completo di cura comprende 10-15 bagni, effettuati a digiuno, al ritmo di 1 bagno al giorno.
In molti casi la balneoterapia viene effettuata sequenzialmente alla fangoterapia per una integrazione ed un potenziamento dei risultati terapeutici.
Al termine del bagno il paziente esegue la reazione termale su un lettino, avvolto da coperte per una durata di 20 minuti; la reazione ha significato analogo a quella che segue il fango.
Esistono tecniche particolari che vengono utilizzate soprattutto per la balneoterapia con acque carboniche ricche in CO2 e/o radioattive. Per quanto riguarda la balneoterapia carbogassosa rimandiamo alla pagina relativa alle acque carboniche.
In molte stazioni termali è possibile utilizzare idromassaggi, mobilizzazione attiva e passiva in acqua, etc.; in tal caso oltre alle comuni vasche possono essere utilizzate vasche speciali (es.: vasche "a farfalla") o piscine termali appositamente attrezzate che consentono di associare le metodiche chinesiterapiche al bagno in acqua minerale.
Queste strutture vengono utilizzate soprattutto per la riabilitazione motoria con l'ausilio di personale tecnico specializzato.
Le piscine termali adibite alla riabilitazione sono dotate di attrezzature che facilitano l'immersione del paziente portatore di handicap in acqua e sono provviste di sussidi per la sicurezza nell'esecuzione degli esercizi. Sul fondo delle piscine possono essere istallati percorsi (gradini, discese e salite, etc.) per la riabilitazione motoria, propriocettiva e vascolare.