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Antiginnastica

Imparate a conoscere il vostro corpo
L’antiginnastica è uno strumento potente per entrare in contatto con il vostro corpo. In che modo? Innanzitutto vi insegna a conoscerlo. A conoscerlo veramente, vale a dire dimenticando tutto ciò che di esso hanno detto gli altri: “troppo flaccido, troppo debole, troppo grasso, troppo magro…” Scordatevi di quelle parole, poiché tutti noi siamo belli e ben fatti. Sì, noi siamo tutti belli e ben fatti ma la nostra forma perfetta è quasi sempre nascosta. Da che cosa? Da ogni sorta di contrazioni, rigidità, dolori, deformazioni…assai raramente congenite.

La storia della vostra vita sta scritta nel vostro corpo
Queste tensioni e contrazioni sono le reazioni del vostro corpo agli eventi della vita dal giorno della vostra nascita ad oggi. I muscoli dei vostri occhi, delle mascelle, del diaframma, il vostro sesso, le gambe, i piedi hanno reagito a tutti gli avvenimenti della vostra vita, anche a quelli che avete dimenticato da un pezzo, soprattutto a quelli che avete dimenticati tanto tempo fa. Una narice si è fatta più stretta, il vostro respiro si è ridotto, la bocca dello stomaco vi si è come annodata, le gambe sono diventate rigide, la vostra vista si è “abbassata”… Tutte queste reazioni hanno dato al vostro corpo la forma che esso ha in questo momento.

Svegliate le vostre zone morte
Eppure, nulla è irreversibile: a qualsiasi età, la muscolatura è malleabile. L’antiginnastica vi permette di ritrovare la mobilità e la vitalità dei muscoli che gli eventi della vostra vita vi hanno portato a contrarre, ad accorciare, ad atrofizzare. E come? Con dei movimenti piccolissimi, estremamente precisi, che corrispondono alla esatta fisiologia dei vostri muscoli, senza mai forzare sulla loro ampiezza. Con dei piccolissimi movimemti che risvegliano ogni singolo muscolo, dal più grande al più piccolo, dal più noto al più sconosciuto, al più dimenticato, al più trascurato, come quello del vostro mignolo del piede… Risvegliando tutte le zone morte della vostra muscolatura, vi liberate da tutta una serie di dolori e di rigidità muscolari, in primo luogo dai mali di schiena che vi fanno ripiegare su di voi e bloccano i vostri slanci. Potete smettere di consumarvi inutilmente, di invecchiare anzitempo dato che non utilizzerete più, per muovervi, dieci volte l’energia necessaria, come fate adesso, ma solamente l’energia appropriata ad ogni gesto. Potete far lavorare per voi e non contro di voi dei muscoli che oggi non siete nemmeno in grado di individuare. Potete in questo modo rivelare il vostro vero corpo, armonioso, equilibrato ed autonomo.

L’antiginnastica si pratica in gruppo. La parola, la riflessione, l’espressione delle sensazioni e delle emozioni vi trovano altrettanto spazio che i movimenti veri e propri.

Le diverse fasi di una seduta:
La prima fase è un test che vi permette di localizzare con precisione ciò che, dalla testa ai piedi, vi blocca e vi limita.
L’insegnante vi chiede di mettervi in una situazione fisica precisa, rigorosa, esigente. Una posizione che corrisponde alla vostra integrità anatomica e che richiede tutta l’ampiezza della vostra muscolatura. E’ una posizione che nessuno adotta mai, che tutti evitano accuratamente. Per riuscire a mantenere tale posizione, il vostro corpo fa quello che ha sempre fatto, ma questa volta in modo clamorosamente evidente : si contorce e si deforma. Una spalla si solleva, una gamba si mette di sbieco, le dita dei piedi si contorcono. Perché? Certo non perché, come si dice così sovente, i vostri muscoli mancano di forza ma al contrario perché sono costretti da un eccesso di forza.

Un terribile blocco muscolare vi fa piegare all’istante, vi impedisce, questa volta chiaramente, di obbedire agli ordini del vostro cervello e questa inibizione non potete più ignorarla.

Nella seconda fase della seduta, entrate in contatto con ciascuno dei vostri nodi muscolari, proprio quelli che vi impedivano di muovervi e non vi permettevano di essere sciolti, eleganti e di lasciare che la vostra muscolatura prendesse tutta l’ampiezza naturale dei vostri movimenti. Passo a passo, fibra per fibra cominciate, con dolcezza, con pazienza, con calma, a dipanare la matassa così complessa della vostra muscolatura.

Progressivamente, nel corso delle sedute, il vostro corpo impara a smontare le trappole in cui si era cacciato. Esso si distende, aderisce al suolo, ritrova la sua vera lunghezza, la sua bellezza naturale, insomma, la sua quiete.


Per molti di noi, il corpo non è che un tronco fornito di quattro arti, tutt’al più quattro appendici attaccate non si sa bene come. Non siamo pienamente consapevoli del nostro corpo ed ignoriamo totalmente in quale modo lo muoviamo. Molto presto nella vita acquisiamo un repertorio essenziale di gesti ai quali poi non facciamo più caso. Nel corso di tutta la vita ripetiamo questi pochi movimenti senza mai rimetterli in questione, senza comprendere che essi non rappresentano che un limitato campione delle nostre possibilità. Non siamo capaci di sentire i rapporti che esistono tra le diverse parti del nostro corpo. Quanto poi ai rapporti tra la testa ed il corpo, spesso esiste una frattura totale. La testa pensa ed il corpo, questa macchina fatta di parti non collegate tra loro, obbedisce come può.
Eppure, il nostro corpo non si oppone alla nostra intelligenza, ai nostri sentimenti, alla nostra anima. Esso li include e li ospita. Entrare in contatto col proprio corpo, significa permettersi di accedere al proprio essere nella sua interezza.

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